Spugne marine per le mestruazioni: ecco tutte le ragioni per le quali le spugne mestruali NON vanno usate (fa niente se sono naturali)

Prima di parlare delle spugne mestruali sfatiamo questo mito: naturale = buono per l’organismo.

Non è sempre così, e ci sono un sacco di esempi che rendono evidente come non tutto ciò che è naturale ci fa bene.

Un esempio sono i raggi del sole: certo, il sole è importante per la vitamina D e, più in generale, per la vita sulla Terra ma esporsi al sole senza protezione provoca scottature (nel breve termine) e problemi alla pelle (anche il cancro) nel lungo termine.

La soluzione sono le creme solari (non naturali, ma artificiali).

Pensiamo ai funghi: sono naturali, alcuni però sono velenosi e se li mangiamo possono esserci anche fatali.

Un altro esempio è l’insulina: si tratta di un ormone che, nelle persone sane, è prodotto dal pancreas; chi soffre di diabete ha problemi nella produzione di questo ormone e deve quindi iniettarselo.

La produzione dell’insulina per diabetici prima degli anni 80 avveniva utilizzando il pancreas di bovini e di suini attraverso un processo di estrazione complesso e laborioso, ma anche non del tutto sicuro: l’insulina di origine animale conteneva impurità che provocavano intolleranze e reazioni allergiche.

L’insulina che oggi utilizzano le persone diabetiche è realizzata con processi industriali che la rendono completamente sicura, ottenibile velocemente e facilmente accessibile.

Il falso mito dei prodotti naturali che sono sempre buoni per la salute interessa anche i prodotti per l’igiene mestruale e, in particolare, le spugne marine usate come “assorbente interno naturale”.

Grazie alle informazioni che ha condiviso la dottoressa Jennifer Gunter (ginecologa statunitense) attraverso la sua newsletter “The Vajenda” del 18 settembre 2021 (Are Sea Sponges Safe to Use as Natural Tampons? – È sicuro utilizzare le spugne marine come tamponi naturali?) vedremo varie ragioni per le quali NO, le spugne marine non sono un metodo sicuro da utilizzare quando si hanno le mestruazioni.

Cosa sono le spugne marine?

Le spugne marine sono animali acquatici: esatto, non sono piante o alghe, sono animali che si riproducono attraverso gli spermatozoi e talvolta (alcune specie) si nutrono di crostacei o pesci (qui trovate un approfondimento che spiega nel dettaglio perché le spugne marine sono animali).

Sono animali filtratori, infatti filtrano l’acqua che circola attraverso i loro pori e i loro canali permettendo alla spugna di estrarne ossigeno ma anche batteri, piccole particelle e rifiuti.

Spugne mestruali: sabbia e batteri

Negli anni 80, 12 spugne mestruali (quindi spugne già “trattate” per essere vendute sul mercato come tamponi) sono state esaminate dal laboratorio dell’Università dell’Iowa: lo studio ha dimostrato che queste spugne contenevano sabbia, graniglia, batteri e vari altri materiali (e sono state quindi tolte dal commercio).

Graniglia, sabbia, sporcizia e batteri sono i residui di una vita passata a filtrare l’acqua del mare o dell’oceano: non sappiamo come questi materiali siano in grado di cambiare l’ecosistema vaginale, ma – probabilmente – è meglio tenere questi materiali lontani dalla vagina.

Spugne mestruali: non testate per il batterio della Sindrome da Shock Tossico (TSS)

Abbiamo dedicato un approfondimento dettagliato alla Sindrome da Shock Tossico (TSS), una malattia causata dall’esotossina (una proteina tossica prodotta da alcuni ceppi batterici) TSST-1 del batterio stafilococco aureo che normalmente è presente nell’organismo della maggior parte delle persone adulte sane (nel naso e nella vagina prevalentemente).

Si tratta di una malattia fortunatamente rara ma, quando si presenta, può essere mortale.

Attualmente non sappiamo se le spugne favoriscono la crescita di batteri nocivi, compreso lo Staph aureus: tutti i nuovi tamponi introdotti sul mercato però devono essere testati per assicurarsi che non favoriscano la produzione della tossina della Sindrome da Shock Tossico, e le spugne marine non vengono sottoposte a questo tipo di test.

Ancora sulla Sindrome da Shock Tossico: la spugna mestruale e l’aria introdotta in vagina

Un’altra preoccupazione riguarda l’aria nascosta nei pori e nei canali della spugna e poi introdotta con l’inserimento in vagina.

Si ritiene infatti che l’introduzione di aria nella vagina con i prodotti mestruali sia uno dei meccanismi per cui i tamponi e le coppette mestruali sono associati alla TSS, poiché l’ossigeno nell’aria crea un ambiente favorevole alla crescita dello Staph aureus.

Spugne: difficilissime da pulire

Non c’è un modo sicuro per pulire una spugna e questo è un bel problema perché i batteri e/o la tossina della TSS potrebbero essere reintrodotti nella vagina con l’uso successivo della spugna.

È stato dimostrato che le spugne da cucina diventano rapidamente un incubo batterico (vanno cambiate almeno una volta a settimana) e anche il microonde ha poco effetto sulla riduzione significativa dei batteri: ancora più importante, la tossina che produce la TSS è abbastanza resistente sia al calore che alla candeggina e può essere riattivata un anno dopo l’asciugatura!

Questo è un problema che non riguarda le spugne mestruali monouso, è vero (anche se tutti gli altri problemi di cui parliamo in questo post riguardano anche loro) ma la maggior parte delle spugne marine venduta come tamponi naturali viene proposta per più utilizzi, con la raccomandazione di lavarle tra un uso e l’altro: ma come abbiamo appena visto, nessuno sa ancora come pulire davvero bene una spugna (e poi un conto è usare una spugna un po’ sporca per lavare il lavello, un altro è inserirla in vagina e lasciarcela per varie ore).

Spugne mestruali e abrasioni vaginali

La superficie di una spugna marina è ruvida e le spugne sono quasi sempre più grandi in larghezza rispetto a un tampone.

Questo significa che possono causare microscopiche abrasioni (strappi) delle pareti vaginali con l’inserimento, abrasioni abbastanza piccole da non sentirle ma abbastanza grandi da permettere ai batteri o alle tossine di attraversarle.

Perché questo è importante? Se c’è un’abrasione è più facile che la tossina che causa la TSS o altri batteri nocivi che sono cresciuti troppo a causa della spugna entrino nel corpo e causino danni.

Le spugne, poi, assorbono sia in larghezza che in lunghezza: questo significa che diventeranno più larghe e più lunghe man mano che assorbono il sangue mestruale, quindi con la loro rimozione c’è il rischio che la spugna diventata più larga possa causare un piccolo trauma cutaneo (abrasioni o lacerazioni) alle pareti vaginali.

Di nuovo, questo rende più facile per la tossina che causa la TSS o i batteri nocivi entrare nel sangue e causare danni; i tamponi, invece, assorbono principalmente in senso longitudinale, minimizzando il rischio di trauma con la rimozione.

Il tampone Rely, ritirato dal mercato statunitense negli anni 80 perché associato a diversi casi di TSS, era molto simile alla spugna per 2 motivi:

  1. la sua espansione in larghezza
  2. il rilascio dell’aria in vagina (era realizzato usando un nucleo di schiuma)

Quindi una spugna di mare è fondamentalmente il tampone Rely della natura, ma ancora peggiore perché è riutilizzabile e poiché non può essere pulito adeguatamente.

Spugne mestruali, assorbenti interne, coppette e dischi mestruali: che differenza c’è in termini di sicurezza?

Sono tutti prodotti che si inseriscono in vagina quindi il loro utilizzo comporta comunque un rischio di Sindrome da Shock Tossico, poiché è una rischio (seppur minimo) di qualsiasi cosa venga inserita in vagina, anche un sex toy.

La differenza fondamentale è che la coppetta e il disco mestruale si possono bollire in acqua per sterilizzarli, mentre la spugna no, ed è quindi impossibile pulirla in modo adeguato.

Inoltre, sia disco che coppetta sono composti da silicone medicale (o da altri materiali sicuri) e non comportano il rischio – come le spugne – di portare al loro interno sabbia o detriti.

Alcune spugne mestruali sono monouso, così come gli assorbenti interni: allora sono equivalenti in termini di sicurezza? Di nuovo, non proprio: i tamponi sono pensati per assorbire il sangue in senso longitudinale, quindi non diventano più larghi dentro la vagina, mentre la spugna sì.

L’aumento della dimensione in larghezza della spugna può causare lesioni cutanee durante la rimozione ed introdurre più aria nella vagina (ricordiamo che l’aria è indispensabile per la proliferazione del batterio che causa la TSS).

Infine, tante persone scelgono le spugne mestruali per fare sesso durante le mestruazioni, dato che con la coppetta non è possibile: un’alternativa più sicura (per tutte le ragioni che abbiamo appena visto) è il disco mestruale, perfettamente adatto per essere usato durante i rapporti sessuali.

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Di Stella Fumagalli

Classe 1986, scrivo su diversi blog dal 2011. Sono un'appassionata di scienza, femminismo, animali, film horror e tatuaggi. Amo leggere, odio cucinare, sono intollerante con chi non tollera. Stay human.

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